In una relazione del Comitato Cittadino e Provinciale di soccorso (23 gennaio 30 marzo) ai danneggiati del terremoto di Abruzzo (evento del 13 gennaio 1915 XI Mercalli 33000 vittime) che si trova nella Biblioteca Civica di Verona (C 538 19) si può chiaramente leggere l’azione svolta ed i soccorsi portati dai Veronesi a chi “aveva potuto fuggire avendo trovato modo a riparo”.

 

Alla città di Verona veniva assegnata la zona di Magliano de’ Marsi (abitanti 2450 - vittime 800) e le frazioni di Rosciolo (abitanti 1200 - vittime 17) e Marano (abitanti 400 - vittime 4). Nella relazione del responsabile di spedizione si legge: (sintesi significativa) ad onta della quasi impraticabilità delle strade, della neve e del freddo veramente eccezionale in quest’anno, il baraccamento provvisorio, che è quello che meglio corrispondeva secondo il mio* giudizio alla urgenza, avrebbe potuto compiersi al massimo in una decina di giorni. Fu esclusivamente (checchè ne dicano le inchieste) la insufficienza direttiva delle ferrovie che determinò l’ingombro col quale accorreva il Paese (Italia) in aiuto ai fratelli sventurati. Come arrivavano i vagoni di legname il materiale era trasportato da carri trainati da buoi dalla stazione di Cappelle a Magliano e quivi veniva riposto nel cortile del convento di S.Domenico di dove veniva consegnato a bisognosi che dovevano provvedere da sè alla costruzione e disponevano (ne avevano tutti) di serramenti tratti dalle macerie da adattare……….Il progetto di costruire un certo numero di baracche di un certo tipo fu ideato a Verona e pel quale furono mandati carro per carro i pezzi necessari. Mentre a Magliano fu possibile la costruzione delle baracche in suolo di proprietà comunale a Rosciolo sorse la difficoltà di conciliare la vicinanza del rifugio alle case dei beneficiati perché i terreni con frazionamento grandissimo sono di proprietà privata……fu necessario ricorrere alle espropriazioni di piccoli tratti di terreno e provvedere allo spianamento.

 

Le baracche consegnate (in opera) furono 41 a Magliano – 26 a Rosciolo – 18 a Marano. Il resoconto riporta Verona offre n. 41 coperte di lana – 828 mantelli – 12 materassi e cuscini – 700 fascetti a maglia di lana – 137 paia di scarpe (tutto nuovo) Legnago n.23 vagoni di legname da fabbricare baracche 500 lire in contanti 5 ettolitri di vino.

 

*   Riccardo Avanzi (possiamo definirlo il primo Disater Manager Veronese)

 

>>>>>>>>>>>>>>