1117 gennaio 03 : (piccola descrizione l'analisi più ampia è solo consultabile - sono 4,7 GB) questo disastroso terremoto che fu generale in tutta l'Alta Italia a Nord dell'Appennino Tosco-Romagnolo e che colpì la Svizzera, la Francia, la Germania in Verona, già colpita da una alluvione dell'Adige sul finire dell'anno 1116, la violenza del moto tellurico fece aprire delle voragini nella terra e distrusse in quel giorno quasi tutta la città e specialmente gli edifici più significativi e cari ai Veronesi. Oltre a cadere la recinzione esterna dell'Arena (ne rimase solo la ben nota ALA) caddero quasi tutte le chiese del Veronese, i  monasteri, i castelli, le povere abitazioni e questo spiega come a Verona siano rarissimi i ricordi di un'architettura altomedioevale, mentre trionfa il romanico (sono 400 gli edifici sacri presi in esame, ricerca anno 2007/2008). Gli effetti del terremoto si ripercossero anche sulla topografia cittadina, sia perché si elevò un poco il terreno in seguito all'accumulo di macerie, sia perché le ricostruzioni avvennero in maniera rapidissima e naturalmente senza un piano prestabilito, sia infine perché ingrandendosi alcune chiese vennero a chiudere qualche vecchia strada come nel caso del Duomo che prolungato nel 1123 fino alla facciata attuale ed allargatosi nelle navate, venne ad interrompere il Decumano verso San Giorgio ed il tratto di Cardo. Studiando i rifacimenti posteriori al Terremoto si poté stabilire che il moto sismico fu ondulatorio con direzione Nord - Sud, onde caddero o furono lesionate le murature Est ed Ovest. A Santo Stefano cadde la facciata che rispetto all'odierna era più arretrata di due campate. La paura che portò fece pensare veramente alla fine del mondo determinando così un orientamento spirituale diverso. Molti cronisti mettono questo terremoto ai 7 altri ai 12 del mese di gennaio, altri ancora al 4 di giugno. Queste disparità non devono recar meraviglia poiché questo lungo periodo sismico iniziato alle ore 22 circa del 3 gennaio 1117 portò repliche per 40 giorni e più. Tremò tutta l'Italia ed in particolare Verona, Milano, Bergamo, Brescia, Venezia, Treviso, Modena, Pavia, Parma, Cremona causandone rovine agli edifici. Nelle chiese le lampade oscillavano come fossero agitate da un grande vento. Si intorpidirono le fontane. Molti alberi vennero sradicati e la terra si apri in molti luoghi. A Venezia il terremoto fu causa di una eruzione di acqua sulfurea dal suolo, mentre le acque del fiume Po si videro sollevarsi in alto a forma di volta e quindi ripiombare in basso (onda di marea). In seguito a questo parossismo mutarono le condizioni meteorologiche ed avvennero orrendi temporali con tuoni e fulmini accompagnati da grandine. In Lombardia il terremoto si ripeté con violenza il 12 gennaio, 4 giugno, 1 luglio, 1 ottobre e 30 dicembre ed è quindi probabile che anche a Verona se ne sia avvertito qualche discreto fremito.

 (La ricerca storica, inedita, di questo evento sismico Veronese ha occupato lo spazio di 1000 ore, la percorrenza di 600 km, la spesa di 1500 euro) il risultato? eccezionale. L'epicentro? ma perché i fiumi cambiano improvvisamente il loro corso?, comunque il triangolo si trova sud di Verona città

Verona 3 gennaio  2007